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Itinerari in moto

IN VIAGGIO SU DUE RUOTE VERSO LA CITTÀ DEI SASSI

Una panoramica della meravigliosa città dei Sassi

Matera, la città dei Sassi e Capitale europea della cultura 2019, è la protagonista di questo itinerario che, attraverso i suggestivi scenari ricchi di storia dell’Alta Val d’Agri e lo splendido Golfo di Policastro, vi porterà a scoprire il territorio della Basilicata regalandovi nuove emozioni e paesaggi affascinanti, durante un’intera settimana.

A cura di Gaia Ferrario

La Basilicata è una regione che non si finisce mai di scoprire, ricca di scenari sempre nuovi, che accompagnano lo sguardo oltre la visiera. I profumi della macchia mediterranea, i colori del paesaggio e la sensazione di libertà sono gli ingredienti principali di questo itinerario che trova il suo fulcro nell’affascinante Matera. Matera, con il suo intreccio di vicoli immersi in un’atmosfera silenziosa e quasi mistica, è una città dai mille volti e dalle emozioni infinite, ancora più magica se osservata con la calda luce del tramonto. La Basilicata diventa quindi una terra perfetta per il mototurismo, offrendo strade entusiasmanti da percorrere in moto, godendo del paesaggio e lasciandosi coinvolgere dal pulsare del motore, trascinati in un mondo di pace, sapori invidiabili, eccellenti prodotti enogastronomici e il prezioso artigianato.

Il tour parte da Rivello, definito a ragione uno dei borghi-presepe più suggestivi della regione. Numerose sono le architetture religiose da visitare: il convento di sant’Antonio di Padova, la chiesa di santa Barbara, la più antica del paese e la chiesa di san Michele dei Greci, in stile bizantino; c’è poi la chiesa di santa Maria del Poggio, che sorge nella parte bassa del borgo in un’affascinante posizione. In particolare, consigliamo la visita del complesso monumentale dedicato a sant’Antonio di Padova, nella parte orientale e del convento di Rivello, gestito dai Frati Minori osservanti, dove nell’ex refettorio si può ammirare un grandioso e meraviglioso dipinto dell’Ultima Cena. All’interno del convento troviamo anche il Museo archeologico, dove sono conservati reperti appartenuti alle popolazioni autoctone. Nei tempi passati, il paese era noto per la lavorazione del rame, dunque, vale la pena far visita al laboratorio-museo “Il rame”, unico erede rimasto di questa tradizione. Non solo arte, il paese offre anche una preziosa gastronomia. I prodotti tipici che possiamo degustare sono qualcosa di veramente delizioso: consigliamo in particolare la “Trattoria del Pellegrino” dove potrete deliziare il palato con i buonissimi ravioli di ricotta rigorosamente fatti a mano, un piatto da non perdere per ritrovare l’energia necessaria a proseguire il viaggio.

Scendiamo dalle alture di Rivello verso il fondovalle del fiume Noce, fino a svoltare a destra per una piacevole strada che ci conduce al borgo di Trecchina. Cardine del paese è la bella e vasta piazza del Popolo, circondata da giardini e abbellita da un’antica croce in pietra e dalla chiesa di san Michele. Su di un’altura si trovano i resti del castello, e ai suoi piedi sorge il vecchio e caratteristico borgo dell’epoca normanno-sveva. Il territorio è noto per la produzione di gustose castagne; non a caso, il loro delizioso frutto è protagonista di un’interessante sagra che si tiene a ottobre ed è il degno ingrediente del ripieno di stuzzicanti dolci. Al laboratorio “Arte dolciaria trecchinese” è possibile gustare dolci imperdibili, come i panzerotti ripieni di crema di castagna o quelli fatti con le noci, una sorta di brutti e buoni.

Ci dirigiamo verso Maratea, attraverso una quindicina di gustosi chilometri lungo una strada tutte curve. Prima di salire al centro storico, ci aspetta ora una sosta a Fiumicello-Santavenere con la sua bella spiaggia, una delle più ampie della costa marateota. La vegetazione che si spinge fino al mare, le numerose grotte che si susseguono lungo il litorale, dove sono stati ritrovati numerosi reperti e resti di animali preistorici, rendono tutto altamente affascinante. Proseguendo verso località Porto, si incrociano numerose e accoglienti strutture, mentre le pittoresche atmosfere che circondano la marina invitano a una rilassante sosta, gustandosi un aperitivo. Giungiamo ora nel centro della cittadina, che sorge alle pendici del monte San Biagio. Gli appellativi di cui gode la città ne evidenziano il fascino e lo splendore. Maratea è infatti nota come “città delle quarantaquattro chiese” per il gran numero di luoghi di culto che ospita, tra cui spicca la chiesa dell’Annunziata. Al patrimonio religioso si affianca un interessante patrimonio artistico, risalente a diverse epoche e caratterizzato da una commistione di stili. Elemento distintivo del centro storico sono gli innumerevoli vicoli, tutti ottimamente lastricati, che si dipanano in un dedalo di saliscendi con i loro locali e botteghe. Durante la piacevole camminata tra le vie del centro storico, vi consigliamo alcuni pit-stop: una sosta alla “Farmacia dei sani” dove troverete numerose eccellenze gastronomiche locali; per acquistare ottimi souvenir recatevi alla bottega artigianale “Scheggio”, dove vengono realizzate graziose statuine utilizzando le pietre raccolte sulle spiagge; mentre alla pasticceria “Panza” degustiamo spettacolari dolci tipici artigianali, prodotti secondo antiche ricette, come i buonissimi bocconotti, un dolce di frolla ripieno. Molti sono gli eventi estivi organizzati in città, come Marajazz, Marateatro, Maratea Musica Festival, tutti a sottolineare la grande attenzione dedicata a rendere il soggiorno a Maratea quanto più interessante e piacevole. Dopo una avvincente salita, con tornanti e viadotti da brivido, raggiungiamo in moto la cima del monte San Biagio, sul cui versante che dà sulla costa si scorge l’inconfondibile sagoma del Cristo Redentore che quasi avanza lentamente verso la meravigliosa basilica di San Biagio. Per gli amanti dei tramonti, questa tappa è imperdibile.

Viste spettacolari nei dintorni di Bernalda

Il tour continua lungo la costa tra Sapri e Lagonegro, borgo feudale avvolto nel mistero della Gioconda di Leonardo, secondo alcune fonti, la celeberrima Monna Lisa sarebbe deceduta proprio a Lagonegro e le sue spoglie riposerebbero nella chiesa di san Nicola. Il tratto di costa lucana è qualcosa di sorprendente, incastonato in mezzo a tre parchi nazionali e caratterizzato dalla bellezza della natura, dai suoi contrasti e dai suoi colori. Da Lagonegro percorrendo la provinciale 26 per una quindicina di chilometri, in direzione di Moliterno, raggiungiamo l’incantevole Lago Laudemio. La vista del lago di origine glaciale più a sud d’Europa è qualcosa di veramente idilliaco. Questa località è molto frequentata in inverno, per la presenza di impianti sciistici attrezzati, mentre nelle mezze stagioni si respira tranquillità e pace accompagnati dagli splendidi colori delle faggete. Proseguiamo con la discesa verso Moliterno. Il paese è arroccato intorno al castello feudale e nel centro storico si possono ammirare la chiesa dell’Assunta, con facciata settecentesca, e pittoresche stradine. Il piccolo centro è noto per la produzione del canestrato di Moliterno, un formaggio IGP, in onore del quale ogni anno dal 9 al 10 agosto viene organizzata una sagra, dove è possibile assaggiare piatti a base di questo prodotto. Facendo un salto dai ricchi sapori del gusto, a quelli della storiaè possibile visitare presso Grumentum, poco distante da Grumento Nova, uno dei pochi parchi archeologici in Italia che conserva i resti di una tipica città romana, abbandonata e mai più reinsediata.

Il nostro tour prosegue per Viggiano, borgo di grandi tradizioni storiche e numerose curiosità. Nel paese merita una visita la basilica, con la statua lignea della Madonna Nera e i resti del castello feudale, che conserva parte delle torri laterali e delle mura originarie. Viggiano è curiosa per l’artigianato del legno, specializzato nella costruzione di arpe e di altri strumenti musicali. A questo proposito, è interessante una visita alla bottega “Nardo” che grazie al lavoro di falegnami esperti, porta avanti il progetto di costruire delle arpe, unendo la tradizione alle nuove esigenze di acustica e praticità.

Giungiamo finalmente nel fulcro di questo nostro itinerario, Matera. La visita della città, incredibile esempio della capacità di adattamento e integrazione dell’uomo in un ambiente naturale, può iniziare proprio dalla Storica Casa Grotta presso il rione di Sasso Caveoso, si tratta di un’interessante ricostruzione di un’abitazione così come appariva alla metà del Novecento. In questo ambiente altamente suggestivo, è assolutamente consigliata anche la visita al calar del sole: dall’imbrunire alla notte fonda in sella alla moto, i Sassi diventano ancora più unici ed emozionanti, la vista dalla Cattedrale e del suo campanile che domina la città, poi, è di quelle da togliere il fiato. D’obbligo è la tappa nel centro storico, dove spicca piazza Vittorio Veneto con alcune aperture che permettono la vista dei luoghi ipogei. Assolutamente consigliata è una sosta al Jazzo Gattini, dove poter organizzare una visita nel Parco della Murgia Materana. L’itinerario che consigliamo prevede la visita al villaggio neolitico di Murgia Timone, con i resti delle strutture abitative e di un sistema di tombe dell’Età del Bronzo. Si passa poi alla chiesa rupestre medievale di san Falcione e quella della Madonna delle Croci, con un incantevole affresco in stile bizantino. Regolatevi con l’orario per giungere al tramonto nel punto panoramico e poter gustare il sorprendete paesaggio di Matera. Sulla gastronomia, non vogliamo certamente tralasciare le deliziose prelibatezze della cucina lucana, consigliamo in particolare una sosta presso il ristorante “La Talpa”, tipico locale interamente scavato nella roccia. Tra i prelibati primi piatti segnaliamo i chitarridd con purea di fave, le cicorielle e i coriandoli di crusco. Tra i secondi piatti invece, gustoso il capocollo alle erbe di Murgia e l’agnello alla materana. La cantina offre un’ampia scelta di etichette, privilegiando vitigni tipici della regione come l’Aglianico.

Dopo la disarmante bellezza di Matera, con il suo intreccio di vicoli e piena di contrasti, infiliamo il casco e giriamo la chiave del quadro della nostra moto per terminare il nostro itinerario con la visita a Bernalda e Metaponto. Facendo una passeggiata nel borgo di Bernalda, percorrendo corso Umberto I tra i palazzi signorili, ci si ritrova davanti all’imponente Palazzo Margherita. Bernalda sorge poi a pochi passi dalle dorate spiagge della costa ionica e dalle meraviglie custodite nell’area archeologica di Metaponto, che offre un quadro completo del territorio metapontino. Per chi sceglie di fare un viaggio in Basilicata, Bernalda è una tappa davvero imperdibile, che può fungere da ottimo campo base per tutto l’itinerario.

La Basilicata è sotto ogni punto di vista una bella scoperta, la terra ideale per praticare del sano mototurismo, seguendo un itinerario della durata di una settimana o poco più. Matera, l’entroterra della Val d’Agri e il Golfo di Policastro sono uno sfondo ideale per tradizioni enogastronomiche, bellezze storiche e artistiche che offrono un tour indimenticabile di emozioni e piacevoli sorprese.

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